Stephen Fly e la lingua

Stephen Fly e la lingua

Hai presente quando ti trovi a girovagare per internet e ti imbatti in quelle pagine che mai avresti trovato? Quando ti lasci indirizzare dai link e suggerimenti delle pagine un po’ come stare su un gommone e lasciarsi trasportare dalle onde del mare.

Mi sono ritrovato ad ascoltare un’intervista di Stephen Fly.

Sono rimasto piacevolmente colpito dai pensieri e valutazioni riguardo le lingue.

Stephen John Fry è un attore, scrittore, comico, autore televisivo, regista, sceneggiatore e attivista britannico.

Stephen Fly

Descritto una volta come “un uomo il cui cervello ha le dimensioni del Kent (contea brittannica)” in un’intervista con Michael Parkinson, nel dicembre 2006 si è classificato sesto nel premio TOp Living Icon della rete britannica BBC.

Ha recitato in molti film come V per Vendetta, Alice in the Wonderland, Sharlock Holmes – Giochi d’ombre, Lo Hobbit, L’uomo che vide l’infinito, ecc

[fonte Wikipedia]

 

Ecco qui qualche spezzone della sua intervista [Video su YouTube – INGLESE (Sub: ING – ITA)]


Sto provando ad imparare l’Esperanto

Sto provando ad imparare l’Esperanto, perché è una cosa interessante, è una lingua universale, una lingua artificiale. È un po’ come Brasilia o Milton Keynes, città pianificate; invece di crescere come avrebbero fatto naturalmente, sono state progettate.

La più famosa [delle lingue artificiali] è l’Esperanto. Anche se ovviamente ci sono anche quelle finte, che hanno avuto un certo successo.[…]

 

La lingua è come la biodiversità

C’è molto da riflettere sul linguaggio, c’è il linguaggio nell’arte, nella poesia, nella persuasione, nella pubblicità e nella retorica, questo è il modo in cui le lingue si sviluppano e purtroppo si estinguono, come forse saprai, più o meno lo stesso tipo di estinzione delle specie, e la biodiversità del mondo linguistico è sotto un terribile scacco. […]

Stavo parlando con un linguista in Australia ed un membro di una comunità di aborigeni sulla scomparsa delle loro lingue.

Voglio dire c’è un numero enorme di lingue discrete ed individuali in Australia.

Con tanto di misteri, ad esempio in Nuova Guinea ci sono migliaia di lingue, e può succedere che in una valle su una sponda ne parlino una e sull’altra un’altra, e queste due lingue non hanno nulla in comune. Non hanno un antenato comune. I filologi l’hanno studiato scoprendo che sono completamente separate. […]

 

Il linguaggio ci dice moltissimo sulla stessa mente umana

Il linguaggio ci dice moltissimo sulla stessa mente umana.[…]

Una delle domande più importanti che i linguisti hanno affrontato durante gli ultimi secoli è se crescere con una sola lingua, che sia la tua lingua madre, alteri il modo in cui pensi, se influisce sul tuo modo di vedere e di comprendere il mondo.

È chiamata l’ipotesi di Sapir-Whorf, altamente ridicolizzata negli ultimi 30 anni, quasi fosse una truffa.

Ma un grande linguista a modo suo, anche se sarebbe stato definito come un amatore dall’ambiente accademico, affermò che gli indiani Hopi non hanno il senso del tempo il senso della distanza o delle differenze, e questo cambia drasticamente il loro modo in cui vedono il mondo, a causa della loro lingua.[…]

Così divenne un’idea popolare, una specie di idea Orwelliana,

se togli la libertà dalla lingua allora togli i concetti dalla lingua.[…]

Molti linguisti non credono, non essendoci prove che lo suggeriscono, che se sei un tedesco sei capace di esprimere idee filosofiche astratte meglio di un finlandese tanto per dire.

Tutte le opere di Wittgenstein o Voltaire possono essere tradotte in qualsiasi lingua intelligibile, ovviamente ci sono delle lingue primitive incapaci d’esprimere le stesse cose non avendo le stesse meccaniche. […]

 

L’impatto della tecnologia sulla lingua

Credo che la cultura in cui viviamo, la velocità con la quale esigiamo la comunicazione sia un prodotto della tecnologia.

Questo è un altro punto interessante, l’impatto della tecnologia sulle lingue, se ci rende più stupidi o se le abbreviazioni ec. stiano rendendo scadente e povera la lingua.

Personalmente non credo, anzi esorto a leggere le più grandi lettere scritte in inglese da Byron.

[…] pur non essendo il più parsimonioso degli uomini, ma le lettere erano costose da spedire, specialmente perché era spesso in Italia o in Grecia e inviarle in Inghilterra costava una fortuna. Si inviavano contando le pagine. Quindi abbreviava esattamente come noi, e per la stessa ragione.

C’era poca banda, e con banda intendo il numero di pagine da poter inviare.

Perciò le riempiva più che poteva. E “your” diventava “yr” e così via.

Allora, era Byron analfabeta? Non credo proprio, difficile trovare qualcuno più colto anzi. […]

 

Il linguaggio si adatta alle circostanze

Possiamo cambiare discorsi allo stesso modo in cui cambiamo i vestiti. Non puoi giudicare qualcuno da come parla coi suoi amici.

Le persone sensibili usano diversi registri per persone e circostanze diverse.

Impreco di fronte ai miei amici ma non lo farei di fronte a mia zia. La farebbe imbestialire. Sarebbe maleducato. […]

Si tratta solo di buone maniere, considerare il tuo interlocutore, pensare ai suoi sentimenti. Questo significa essere una persona decente.


Ovviamente questo è il suo personale pensiero, ma quello che ha detto fa comunque riflettere.

La lingua porta con sè molto della cultura del popolo che la parla. Influenza in un certo senso anche il modo di pensare o di ragionare.

Essere padroni della comunicazione e usarla per creare legami con le persone che ci stanno vicino è un compito nobile.

Quello che ho sentito lo comparo proprio alla lingua che Stephen Fly ha detto di imparare: l’Esperanto. Questa lingua è stata frutto di un’idea. Il desiderio di avvicinare le persone e creare un ponte comune e facile da utilizzare per tutti i popoli.

Mi piace pensare che la lingua come l’Esperanto (ma se ci fosse un’altra, ben venga!) possa un giorno livellare tutte le differenze e le supremazie culturali che danneggiano solamente il viver bene delle persone di questo pianeta.

Vieni a scoprire un po’ di più venendoci a trovare nella nostra sede e segui una lezione di Esperanto per assaporare tutte quelle sfumature che questa lingua trasporta dentro.

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A presto!