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Esperanto e Nazismo – Due personaggi da ricordare

Esperanto e Nazismo – Due personaggi da ricordare

Nel Giorno della Memoria si ricordano momenti che hanno segnato la storia dell’umanità. Diverse vicende sgradevoli, eventi da non dimenticare e da cui dobbiamo imparare. Ci sono personaggi, però, che in questa situazione hanno voluto offrire il proprio aiuto a chi di aiuto non ne …

Il limoncello scientifico e la bistecca mutilata

Il limoncello scientifico e la bistecca mutilata

Ci sono molte cose che facciamo per abitudine. Funzionano, certo, ma non sappiamo bene perché e su quali principi si basano. Una delle storie che più mi è rimasta in mente è quella della bistecca “mutilata” tratta dal libro di Harv Eker “Secrets of the …

Trieste in TV

Trieste in TV

Ammettiamolo, è oggettivamente saputo che l’Italia ha delle città meravigliose!

Con questa frase ho già errato definendo oggettiva una percezione del tutto soggettiva. Tuttavia, l’Italia ha alle spalle un trascorso importante di cultura, storia e tradizioni che affascina le persone da tutto il mondo.  Questo è un dato di fatto.

 

È in questo etere di bellezza italiana che fa parte una fantastica città (per la quale io sono tremendamente di parte, ovviamente). Questa città è Trieste!

 

Forse non lo sai, ma con la sua posizione, il suo passato di porto franco, il tocco caratteristico dell’impero asburgico, Trieste è fortemente ricca di curiosità e storie affascinanti.

Senza altre parole, lascerò a te la gioia di vedere con i tuoi occhi il luogo in cui nell’estate del prossimo anno, si terrà l’86° congresso italiano della lingua Esperanto!

 

Per conoscere e comprendere meglio questa città, ti invito a vedere due programmi che andranno in onda a breve su RAIUNO.

Riguardo il Castello di Miramare, che sarà una delle mete nelle visite proposte ai congressisti, ci sarà una puntata del programma Ulisse il piacere della scoperta in cui si narrerà la storia di Elisabetta d’Austria (passata alla storia soprattutto cinematografica come Sissi), di Miramare e la Trieste asburgica. Questa storia ha catturato l’interesse di Alberto Angela che ci accompagnerà in prima serata su Rai Uno il 20 ottobre.

Altra puntata sarà incentrata su Massimiliano d’Asburgo nel programma Paesi che vai, con Livio Leonardi. Sarà sempre su Rai Uno alle 9.45 di domenica nel mese di dicembre e racconterà anche il resto della regione “con il suo paesaggio ricco di contrasti, di castelli nati come fortezze difensive e trasformati in residenze principesse in cui hanno vissuto nobili famiglie che hanno combattuto per mantenere il potere politico, coppie celebri, intellettuali in cerca di ispirazione e nobildonne con destini sfortunati”.

 

Penso che possa bastare per allietare l’attesa prima di partecipare al congresso del 2019.

Trieste si sta preparando per bene ad accoglierti, ad accogliere tutti gli esperantisti d’Italia e non.

Sarà un congresso ad hoc che non si dimenticherà facilmente. Il ricordo che avrai tornando a casa sarà proprio quello che l’Esperanto vuole trasmettere.

In qualunque luogo, con qualunque cultura, ti sentirai come a casa, parlando la stessa lingua ed essendo considerato un pari senza discriminazione alcuna.

Questo è l’Esperanto, uno splendido ponte tra le persone.

 

Ti sei incuriosito ma non sai ancora cosa sia l’Esperanto (oppure non lo sai parlare)?  Clicca QUI e partecipa alla prima lezione gratuita del corso di Esperanto!

A presto!

 

Benvenuto, caro Amico! – Eugène de Zilah a Trieste [IT/EO]

Benvenuto, caro Amico! – Eugène de Zilah a Trieste [IT/EO]

…Legu poste en EO In viaggio dalla Francia verso la Grecia, è arrivato a Trieste per visitare gli amici dell’Associazione Esperantista Triestina, un famoso esperantista, il cui nome è Eugène Elteto de Zilah. Anche negli anni trascorsi è stato nostro ospite, molti esperantisti locali  già …

Per imparare il cinese, devi imparare l’esperanto!

Per imparare il cinese, devi imparare l’esperanto!

Ci sono persone molto affascinate dal mondo orientale. La Cina in particolare si è fatta strada tra le grande potenze mondiali ed ora ha raggiunto una posizione molto importante. Oltre che per questioni economiche e politiche, questo paese si porta sulle spalle una storia degna …

Perché molte persone non imparano l’Esperanto?

Perché molte persone non imparano l’Esperanto?

Sembra che ci siano tre ragioni principali per cui le persone non vogliono imparare l’Esperanto.

1. Semplicemente non sanno cosa sia l’esperanto

Se non sai che esiste una lingua pianificata internazionale chiamata Esperanto, piuttosto facile da imparare, parlata da alcune persone in più di cento paesi, non hai proprio la possibilità di decidere se vuoi impararla. È abbastanza scontata questa cosa, ma non è banale!

La percentuale di persone che semplicemente non sanno nulla dell’esperanto è piuttosto alta: ricordo uno studio negli Stati Uniti sugli studenti universitari – solo qualcosa come il 6% sapeva cosa fosse l’Esperanto. Quindi il 94% non ha avuto alcuna possibilità di decidere di imparare l’esperanto.

2. Sono disinformate sull’esperanto

Alcuni autori dicono ai loro lettori che nessuno parlerebbe l’esperanto. Questo è falso e ti spiego perché.
Non potresti vendere 120 nuovi libri in esperanto all’anno, se non ci fossero oratori in esperanto. (Prova “novaj varoj” nell’elenco dei libri dell’Associazione mondiale dell’Esperanto).
La Cina non pubblicherebbe notizie in Esperanto ogni giorno della settimana, su China Interreta Informa Centro, esperanto.china.org.cn , se non fosse presente e attivo un pubblico propenso a leggerlo.
Non ci sarebbero più di duecento incontri in Esperanto all’anno, vedi la lista su eventoj.hu , se non ci fossero oratori in Esperanto da far incontrare.
Oltretutto, chi ha scritto gli oltre 200.000 articoli nella Wikipedia in esperanto? Sono sicuro non sia stato un singolo ossessionato personaggio con molto tempo da perdere.

Forse, tuttavia, c’è un granello di verità nei discorsi che si sentono nelle discussioni: sembra che l’idea dell’esperanto come lingua generale che ogni stato dovrebbe insegnare a tutti i suoi allievi, al giorno d’oggi non è molto vivida.
Devi essere molto ottimista per credere in un simile futuro vedendo come stanno ora le cose.

Forse basterebbe aiutare i giovani a conoscere l’esperanto per dargli modo di prendere la decisione di iniziare a impararlo, per le vacanze e il tempo libero. Sicuramente piacerà!

Alcuni giornalisti o scrittori dicono ai loro lettori che l’Esperanto non è una lingua completa o non avrebbe una cultura propria. Di solito questi personaggi non passavano neanche un’ora a imparare l’Esperanto per capirlo un po’, ma pensano che possano presentarlo al pubblico.
Uno dei tanti esempi, in un articolo nel giornale Neue Zürcher , Wolf Schneider, dice che le lingue artificiali (ad esempio linguaggi pianificati come l’Esperanto) non avrebbero canzoni per bambini e niente rime, niente maledizioni, niente barzellette, niente idiomi… Tutto questo è falso da più di cento anni. Basta dare un’occhiata al primo libro di testo in esperanto del 1887 per vedere tre poesie in Esperanto.
Alcune persone dubitano che l’esperanto abbia una cultura. È fuori logica pensare questo perché alla gente non ha piacerebbe stare insieme in una comunità che parla una lingua comune e non avere libri da leggere, non poter cantare canzoni e tutto il resto! Semplicemente li creano, perché vogliono goderseli!

L’esperanto non consente agli alunni di sviluppare un interesse per la cultura di altre nazioni o di comunicare con madrelingua in quanto non ha una cultura o una patria associata“, ha detto un portavoce del (ex) Dipartimento britannico per bambini, scuole e famiglie (come riportato dalla BBC ).
Di sicuro, l’esperanto aiuta i suoi oratori a “sviluppare un interesse per la cultura di altre nazioni”. Ci sono persone che con l’esperanto hanno viaggiato in moltissimi paesi non esclusivamente per incontrare parlanti di Esperanto, ma si sono interessate alle persone e alla loro cultura.

3. Non dovremmo aspettare che molte persone imparino l’esperanto.

L’esperanto è ancora un po’ raro, e così tante persone non osano impararlo. Altri semplicemente non amano viaggiare molto o non sono interessati a persone di altri paesi.

Sarà una lunga strada per informare correttamente il pubblico. Ma, nel frattempo, ci saranno molti altri che capiscono cosa sia realmente l’Esperanto – quindi sono attratti e alcuni lo imparano. Ecco perché l’uso dell’esperanto sta aumentando sempre di più, vedi Wikipedia – Aumentare l’uso dell’esperanto.

Cosa si deve fare?

Penso che tutti abbiano il diritto di essere bene informati sull’Esperanto e sull’esistente comunità linguistica di oratori esperantisti di molti paesi. Questo è in qualche modo parte del diritto generale all’educazione.

Ecco perché:

  • gli insegnanti dovrebbero insegnare ai loro alunni e studenti l’Esperanto, forse solo una o due lezioni. Non insegnare loro come parlare in Esperanto, basta dire loro di cosa si tratta. Poi saranno loro stessi a decidere se studiare l’esperanto o no. Internet offre molte opzioni per imparare la lingua: basta volerlo. E non c’è bisogno di dedicare ogni giorno al suo studio: basta avere costanza e curiosità.
  • i giornalisti dovrebbero informare i loro lettori sullo stato dell’esperanto oggi, sulla comunità linguistica e sulla cultura con notizie attendibili e veritiere.
  • gli esperantisti dovrebbero avere il coraggio di parlare la lingua in ogni luogo sia possibile. Sarebbe bello che abbracciassero l’idea di una lingua comune non come ideale di un sogno lontano senza motivazioni alle spalle, ma con la voglia di offrire uno strumento pratico per le persone. Che possa il tutto facilitare tutte le relazioni tra le culture, con risparmio di traduzioni in molteplici lingue, per avvicinarsi ed avvicinare popoli lontani impossibilitati a seguire lunghi corsi di lingua, per creare una base comune da cui trasmettere i propri valori, le proprie tradizioni e diffondere così ancora più cultura.

Ovviamente questa è soltanto una mia opinione. Magari non sarai d’accordo su alcuni punti, su altri invece li condividi. Quello che mi piacerebbe è sapere la tua opinione, consigli, domande. Sarà molto interessante ascoltare i punti di vista di chi ha già un’idea sull’argomento e chi invece si approccia per la prima volta.

Puoi anche usare il form apposito scrivendo QUI!

Partecipare ad una lezione del corso è il primo modo per rendersi conto di quanto facile, utile e affascinante è questa lingua. Prenditi subito un posto QUI per scoprire anche gli orari e le giornate disponibili.

A presto!

[Articolo da cui ho preso spunto: leggi]

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