Le 16 Regole

Le 16 Regole

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“Con tutti gli anni che ho impiegato per imparare SOLO la grammatica, oggi sarei un medico specializzato in chirurgia”

Hai studiato l’inglese o un’altra lingua straniera? Ti ricordi quanto tempo hai dedicato sui libri a fare esercizi, sbagliare, correggere, riguardare e ristudiare le regole principali?

Mi risuona ancora in testa la voce della professoressa di inglese a scuola:“ERRORE! Hai omesso il genitivo sassone”

“Sbagliato! Nella terza persona singolare devi aggiungere la “S””
“L’aggettivo mettilo prima”
“SBAGLIATO! STUDIA I VERBI IRREGOLARI!”
“GO TO HOME diventa solo GO HOME”
“Questa è un’altra ECCEZIONE. Studia anche questa”

Ti ammetto che non è stato così semplice amare l’inglese. Troppo complicato. Troppe regole. Troppo tempo. Pochi risultati concreti.
Più volte mi sono chiesto:

“MA CHI ME LO FA FARE?!”
“Non vedo l’ora di finire la scuola così non ho più da studiare questa materia”

Poi arrivava in classe un giovanotto nuovo a metà anno che aveva fatto 6 mesi in Inghilterra e partiva a parlare con la professoressa fino a fine ora. “Ecco ragazzi! Così bisogna fare. Se parlate, imparate! Diventerete come lui e sarà tutto più facile.

E ci mancherebbe!

Però io non sono mica stato all’estero per mesi!

Non tutti hanno queste possibilità e non tutti hanno anche voglia di studiare la lingua straniera per tanto tempo.

Però ti do una bella notizia. C’è una lingua che non è come tutte le altre.

È più semplice.

Più veloce.

Più intuitiva.

Senza eccezioni da imparare.

Con poche parole puoi dire tutto ciò che vuoi.

No, non ti sto prendendo in giro.

Questo è l’Esperanto! Una lingua studiata e creata apposta per avere tutte queste caratteristiche ed essere facilmente assimilabile da tutti.
Dalla fine del 1800 si è sviluppata, evoluta ed è arrivata ai giorni nostri ancora viva e ricca.

Non voglio annoiarti troppo con la spiegazione ma puoi approfondire cliccando qui: L’Esperanto: cos’è.

Adesso ti spiegherò in POCHI MINUTI L’INTERA GRAMMATICA dell’esperanto!

Le parole sono composte da una radice e una particella che le conferisce il significato nella frase.

1. Ogni parola si legge come è scritta. Non è come in italiano, per esempio, che GL si legge in modi diversi nella parola “igloo” oppure “aglio”.

2. L’ACCENTO cade sempre sulla penultima vocale.

3. Il SOSTANTIVO si forma aggiungendo una “O” alla fine della radice

  SOSTANTIVO ⇒ radice + o

Il PLURALE invece si aggiunge la lettera “J” alla fine della forma singolare.

PLURALE ⇒ forma singolare + j

L’ACCUSATIVO finisce con la lettera “N” dopo la forma completa del sostantivo (con la “j” se plurale)

ACCUSATIVO ⇒ sostantivo(+j) + n

4. Non esiste l’articolo indeterminativo. L’ARTICOLO DETERMINATIVO rimane invariato in genere e numero. Si aggiunge prima del sostantivo “LA

la + sostantivo.

5. L’AGGETTIVO ha come finale la lettera “A” (proprio come Aggettivo). Si declina come per i sostantivi in caso e numero (radice+a +j +n)

AGGETTIVO ⇒ radice + a (+j) (+n)

Comparativo si crea aggiungendo la preposizione “pli”. Il superlativo invece “plej”. Per il comparativo si usa la congiunzione “ol”.

6. I NUMERI sono molto semplici da creare. Unu, du, tri, kvar, kvin, ses, sep, ok, naŭ, dek, cent, mil (= 1, 2, 3, 4, …, 10, 100, 1000). Oltre il 10 basta comporre i numeri base (es. 124 = cent dudek kvar).

7. Gli AVVERBI si formano con la lettera finale “E

AVVERBIO ⇒ radice + e

8. I VERBI si formano con la radice e una parte finale che indica il tempo verbale. L’INFINITO aggiunge alla radice la “I”. Il PRESENTE finisce con “AS”, il PASSATO REMOTO in “IS”, il FUTURO in “OS”

INFINITO ⇒ radice + i
PRESENTE ⇒ radice + as
PASSATO ⇒ radice + is
FUTURO ⇒ radice + os

L’IMPERATIVO termina in “U”, mentre il CONDIZIONALE in “US”.

IMPERATIVO = radice + u
CONDIZIONALE = radice + us

Esistono anche suffissi per i participi passivi (“INT”, “ANT”, “ONT”) oppure passivi (“IT”, “AT”, “OT”).

9. I PRONOMI PERSONALI sono mi, vi, ŝi, ĝi, li, ni, vi, ili (io, tu, lei, egli , esso, noi, voi, essi). Per i PRONOMI POSSESSIVI basta aggiungere alla fine la “A” (es. nostro = nia).

10. Le preposizioni reggono il nominativo.

11. Puoi comporre le parole con più radici. È molto facile anche se hai imparato poche parole. La parola più importante va al fondo.

12. Tutte le preposizioni hanno un loro significato. Solamente “JE” non ha un particolare significato.

13. Non esiste la doppia negazione. In italiano puoi dire “Io non voglio niente” ma in Esperanto dovresti dire “Io voglio niente”.

14. Puoi aggiungere la lettera “N” per indicare il MOTO A LUOGO.

15. Puoi sostituire in le lettere terminanti “o”, “a” oppure l’articolo determinativo “la” con l’APOSTROFO ma per motivi di eufonia (cioè se il suono ha un effetto più piacevole). Non preoccuparti, non troverai spesso questa variante.

16. Puoi usare le parole straniere ma devi traslitterarle con l’alfabeto dell’Esperanto (oppure puoi tradurle come per “faccialibro”). (*)

(*) Ricorda che l’Esperanto è un modo per creare un ponte tra le culture. Non ostinarti a portare le parole di una lingua una all’interno dell’Esperanto perché potrebbero non capire cosa stai dicendo. Anche oggi in Italia sono oramai entrate a far parte della cultura comune molte parole. Un esempio è rispondere “OK” per asserire oppure la parola “COMPUTER” non è propria italiana (in Francia lo chiamano “ordinateur”!). Anche se molto spesso possono comprenderti sarebbe meglio non esagerare.

Prova a rileggere velocemente tutto quello scritto precedentemente e noterai che molte informazioni sono già entrate nella tua testa. Sono regole abbastanza facili, semplici da imparare e veloci.
Bello vero?

Per oggi penso di averti dato abbastanza informazioni. Meglio fermarmi qui.

Queste erano le basi ma ci sono molte altre cose da imparare.
Ti invito a venire direttamente nella nostra sede. Potrai ovviamente già sfoggiare un’ottima padronanza della grammatica di una lingua. In questa maniera metterai in pratica tutto quello che hai imparato da subito. Prenota il tuo posto CLICCANDO QUI.

Successivamente potrai approfondire ogni punto di questo elenco per aggiungere altra conoscenze a questa lingua meravigliosa!

A presto!